
06 Mar Firenze con occhi nuovi, quelli dell’Intercultura!
Il progetto CIYOUTH ha portato in Mugello, ed oggi anche a Firenze un gruppo di educatori e ricercatori da cinque paesi; oltre all’Italia: Uruguay, Peru, Ghana, Martinica (Francia). Il progetto, co-finanziato dal Programma ErasmusPlus della Commissione Europea, ha l’obiettivo di lavorare sulla formazione interculturale degli educatori e youth-worker in un’ottica di sostegno all’inserimento lavorativo dei giovani. (Qui il sito del progetto: https://ciyouth.com)
La giornata odierna è stata l’occasione per scoprire Firenze attraverso le lenti dell’intercultura, grazie a due interessanti progetti presenti in città:
• Il primo è Migrantour: Un viaggio che parte vicino alla stazione ferroviaria, sulle tracce dei viaggiatori del Gran Tour di fine Ottocento per poi intrecciarsi con quelle delle migrazioni interne del secolo scorso fino ad arrivare alle migrazioni di oggi in via Palazzuolo. Una via assai nota perché, a trattorie tipiche fiorentine e botteghe artigiane, si alternano macellerie halal, parrucchieri afro, maestri d’arte panamensi, biblioteche multilingue e associazioni interculturali che accolgono i migranti appena arrivati in città.
• il secondo è AMIR: Amir – Accoglienza, musei, inclusione e relazione è un progetto avviato nel settembre del 2018 e tuttora in corso, a cura di una rete di musei del territorio finalizzato a proporre attività di mediazione culturale condotte da cittadini stranieri. Attualmente coinvolge trentadue mediatori e dieci musei, collezioni e chiese a Firenze e Fiesole (Museo Civico Archeologico e Area Archeologica di Fiesole, Museo Bandini, Museo Primo Conti, Museo di Palazzo Vecchio, Museo Novecento, Museo degli Innocenti, Chiesa di Santa Maria a Peretola, Borgo di Quaracchi, Villa medicea La Petraia) ed è promosso dal Comune di Fiesole, Comune di Firenze – Mus.e, Istituto degli Innocenti, Fondazione Primo Conti e Stazione Utopia, in collaborazione con la Direzione regionale Musei della Toscana.
La giornata è stata organizzata e coordinata dagli amici dell’Associazione Gli Anelli Mancanti che da venti anni promuove l’integrazione del tessuto sociale fiorentino.









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