A Città del Messico con “Comisión Unidos VS Trata”

A Città del Messico con “Comisión Unidos VS Trata”

La tratta di esseri umani riguarda ogni anno circa 40 milioni di persone nel mondo; la maggior parte per sfruttamento sessuale (79%). Più del 70% delle vittime, secondo i dati del 2020, era costituito da donne e ragazze, il 20% da bambini. Di questo, e di molto altro, abbiamo parlato a Città del Messico, in una mobilità organizzata all’interno del Progetto ACT! dal partner messicano Comisión Unidos VS Trata.

Vale la pena quindi provare a definire cosa sia la tratta degli esseri umani: un fenomeno complesso la cui natura talvolta ne rende difficile l’identificazione e la distinzione da altri crimini correlati, come per esempio la prostituzione o il traffico di migranti. La definizione – all’interno del Protocollo di Palermo del 2000 (Protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Criminalità organizzata) dice: “reclutamento, trasporto, trasferimento, accoglienza e ospitalità di persone, dietro minaccia di ricorso o ricorso alla forza o ad altre forme di costrizione, o tramite rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità, o dietro pagamento o riscossione di somme di denaro o di altri vantaggi per ottenere il consenso di una persona esercitando su di essa la propria autorità, a scopo di sfruttamento”.  

Nella tratta le persone sono spesso sottratte alle famiglie con false promesse, inganno, minaccia e poi costrette allo sfruttamento – sessuale o lavorativo – contro la loro volontà. La persona vittima di tratta si trova quindi in condizioni di schiavitù ed è continuamente minacciata e ricattata con la violenza. 

La pandemia poi ha aggravato la situazione: da un lato perché ha reso più persone vulnerabili socio-economicamente e ha inoltre potenziato i crimini informatici, ovvero l’utilizzo di tecnologie digitali, per adescare potenziali vittime.

In Messico la situazione è gravissima: il paese è sia fonte, zona di transito e di destinazione per persone vittime di tratta a fini di sfruttamento sessuale. La povertà e la corruzione generalizzata, ma anche la violenta guerra contro i narcotrafficanti, hanno contribuito alla proliferazione della schiavitù sessuale nel paese; gran parte del business del sesso è controllato da bande criminali.

Il nostro partner messicano del progetto ACT – Comisión Unidos VS Trata – si occupa di supportare giovani ragazze e ragazzi che sono vittime di tratta. L’Associazione, attraverso le sue due case rifugio – che abbiamo potuto visitare – offre riparo, vitto, alloggio, educazione, supporto psicologico/psichiatrico, assistenza legale e attività ricreative alle giovani vittime, accompagnandole in un percorso di recupero che dura alcuni anni.

Quello che abbiamo potuto osservare è un eccezionale team di professioniste che ogni giorno lavorano attraverso azioni sinergiche: dal fund-raising, all’ advocacy, passando per il sostegno psicologico delle vittime, fino ad arrivare a chi prepara il cibo, elemento non secondario nella ricostruzione di un contesto sicuro e accogliente dove le vittime possano di nuovo sentirsi protette e amate, dopo tanta solitudine, dolore, abbandono.

Il rifugio che abbiamo visitato è una struttura protetta, che non è possibile fotografare o rendere riconoscibile. E’ protetto 24 ore su 24 da vigilantes, vi si arriva bendati, e nessuno deve conoscere l’identità delle giovani che vi sono ospitate.

Noi vi abbiamo incontrato tanta umanità, cura e professionalità. Una lotta quotidiana fatta di attivismo, impegno e lotta, ma anche di cura, carezze, abbracci.

Se volete aiutare Comisión Unidos VS Trata potete fare qui una donazione: https://comisionunidos.org/en/donations.

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